Sono nato nel 1961 e sono quindi un Baby Boomer, un modo elegante per dire che mi sto avvicinando alla vecchiaia.
Sono nato, cresciuto e vivo
ancora nel quartiere Trieste, quindi Villa Ada è sempre stata parte della mia
vita, una villa nella quale ho frequentato anche la Scuola Media Montessori, che
non ebbe vita lunga e che stava dove oggi c’è Legambiente.
Insomma, capirete che è forte il legame che mi lega a Villa Ada, a
partire dalle feste di compleanno che nella mia gioventù spesso si facevano lì,
trasformandosi in partite a calcio, passando poi per l’adolescenza, fatta di esplorazioni
della parte della villa ancora non aperta al pubblico, esplorazioni tanto
avvincenti quanto fatte con la paura di essere scoperti, arrivando all’età
adulta, con le passeggiate in compagnia di moglie e figli, per finire ai giorni
nostri, con la classica “camminata veloce” e qualche corsetta, nell’illusione
di rimanere giovani per sempre e contrastare l’inevitabile intorpidimento del
fisico.
È proprio in tempi recenti, però, che l’amore e il legame per Villa Ada
si è trasformato, aggiungendo all’ormai saldo legame emotivo che mi lega a lei,
la voglia di conoscerla meglio, nella storia, nelle sue curiosità e nei piccoli
misteri che ancora la contraddistinguono.
Questa voglia, che devo dire si è manifestata – lo ricordo
perfettamente – in modo quasi esplosivo, un giorno mentre girovagavo senza meta
al suo interno, si è progressivamente strutturata, fino a diventare quasi un
lavoro, al quale purtroppo posso però dedicare solo il tempo che il lavoro vero
mi lascia, ovvero molto poco.
Ho cominciato a divorare informazioni, acquistare libri, scovare
pubblicazioni, frequentare archivi biblioteche. Insomma, mi sono lanciato in un’avventura
storico-letteraria, che piano piano mi ha consentito di chiarire dubbi,
ottenere risposte e scoprire cose che non conoscevo.
In questa avventura, devo poi ringraziare molte persone, che mi hanno
guidato, indirizzato e corretto e, tra questi, al primo posto non posso che
mettere Lorenzo Grassi, giornalista,
coordinatore di Osservatorio
Sherwood e grandissimo esperto di Villa Ada, che considero il mio mentore e
con il quale oramai condivido avventure, considerazioni e azioni, tutte
naturalmente e rigorosamente relative alla meravigliosa Villa Ada.
Che altro dire, se non augurarmi che quanto troverete sul Blog possa piacervi,
aiutarvi a conoscere meglio la villa e a innamorarvi di lei così come è
accaduto a me.
Buona lettura, Andrea.
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