Forse non tutti sanno o si ricordano che a Villa Ada, fino al 2006 e non lontano del Circolo Ippico Cascianese, c’era un centro di ippoterapia dedicato a ragazzi con disabilità.
Il centro, del
quale qui sotto vedete un collage di foto di come il centro si presenta oggi,
fu chiuso improvvisamente nel 2006, a causa del fallimento della società Anni Verdi Onlus – in quest’articolo del 2003
c’è una sintesi della sua storia – con tutti i beni che furono commissariati
dalla Prefettura di Roma e, al di là di alcuni comunicati
roboanti fatti poco dopo tale evento, non ha mai più riaperto, cosa che ha
comportato un suo degrado continuo, tanto che oggi, se non se ne conosce la
storia, è praticamente impossibile riconoscerlo in quella che è diventata una
sorta di giungla a causa del proliferare della vegetazione.
Collage di foto del centro,
così come si presenta oggi
Il totale
abbandono e la crescita della vegetazione hanno fatto sì che quello che era
l’edificio di servizio del centro di ippoterapia, che nel collage qui sopra
vedete nell’angolo in basso a destra, divenisse sempre più nascosto, tanto da
essere trasformato in insediamento abusivo, che a oggi risulta ancora essere
abitato.
Come vi dicevo
all’inizio, l’ex centro di ippoterapia, benché oramai quasi invisibile, si
trova in una posizione centrale della villa, come evidenziato nell’immagine che
segue, presa da Google Earth e da me arricchita in modo da
rendere agevole la localizzazione del centro.
Immagine di Google Earth, con
alcuni elementi evidenziati
Insomma, una
storia triste, che ha privato la villa – e soprattutto i ragazzi – di un
fondamentale centro per la loro riabilitazione, centro che peraltro non è mai
stato bonificato, con il risultato che i resti di ciò che lo componeva sono
ancora in loco, come ad esempio le piccole tribune dalle quali i genitori
potevano assistere alle attività dei propri ragazzi.
Concludo dicendovi
che nel 2024 ho girato un video che
testimonia l’abbandono della zona, così che possiate farvi una gita virtuale,
senza dover entrare in un’area abbandonata, che presenta qualche rischio e
richiede molta cautela.


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