martedì 2 settembre 2025

La triste storia del centro di ippoterapia a Villa Ada

Forse non tutti sanno o si ricordano che a Villa Ada, fino al 2006 e non lontano del Circolo Ippico Cascianese, c’era un centro di ippoterapia dedicato a ragazzi con disabilità.

Il centro, del quale qui sotto vedete un collage di foto di come il centro si presenta oggi, fu chiuso improvvisamente nel 2006, a causa del fallimento della società Anni Verdi Onlus – in quest’articolo del 2003 c’è una sintesi della sua storia – con tutti i beni che furono commissariati dalla Prefettura di Roma e, al di là di alcuni comunicati roboanti fatti poco dopo tale evento, non ha mai più riaperto, cosa che ha comportato un suo degrado continuo, tanto che oggi, se non se ne conosce la storia, è praticamente impossibile riconoscerlo in quella che è diventata una sorta di giungla a causa del proliferare della vegetazione.

Collage di foto del centro, così come si presenta oggi

Il totale abbandono e la crescita della vegetazione hanno fatto sì che quello che era l’edificio di servizio del centro di ippoterapia, che nel collage qui sopra vedete nell’angolo in basso a destra, divenisse sempre più nascosto, tanto da essere trasformato in insediamento abusivo, che a oggi risulta ancora essere abitato.

Come vi dicevo all’inizio, l’ex centro di ippoterapia, benché oramai quasi invisibile, si trova in una posizione centrale della villa, come evidenziato nell’immagine che segue, presa da Google Earth e da me arricchita in modo da rendere agevole la localizzazione del centro.

Immagine di Google Earth, con alcuni elementi evidenziati

Insomma, una storia triste, che ha privato la villa – e soprattutto i ragazzi – di un fondamentale centro per la loro riabilitazione, centro che peraltro non è mai stato bonificato, con il risultato che i resti di ciò che lo componeva sono ancora in loco, come ad esempio le piccole tribune dalle quali i genitori potevano assistere alle attività dei propri ragazzi.

Concludo dicendovi che nel 2024 ho girato un video che testimonia l’abbandono della zona, così che possiate farvi una gita virtuale, senza dover entrare in un’area abbandonata, che presenta qualche rischio e richiede molta cautela.

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