giovedì 16 ottobre 2025

Il progetto del 1941 per la sistemazione di Via Salaria

Nel mio consueto peregrinare all’Archivio Centrale di Stato – ma anche grazie all’imbeccata di Riccardo, amico della pagina e grande esperto del quartiere – mi sono imbattuto nel Fondo Architetti e, nello specifico, nella raccolta dei lavori di Michele Busiri Vici, famosissimo architetto e urbanista.

Tra questi, ne ho trovati due, entrambi in qualche modo collegati con Villa Ada e che mi hanno colpito, anche se – lo anticipo subito – non hanno poi avuto seguito, probabilmente per gli accadimenti successivi all’Armistizio del 1943 e alla nascita della Repubblica Italiana il 2 giugno del 1946.

Il primo di questi progetti era relativo a una modifica della viabilità su Via Salaria, in corrispondenza del cosiddetto ingresso monumentale, voluto da e Vittorio Emanuele II che si trova in corrispondenza di Via di Villa Ada, come evidenziato dal disegno seguente, che ho arricchito da alcune annotazioni e mostra la situazione prima delle modifiche ipotizzate dal progetto e che, come già detto, corrisponde alla situazione odierna, visto che il progetto non fu poi portato a termine.

La zona oggetto del progetto – Assetto attuale

La viabilità su Via Salaria, come ben conosciamo anche oggi, era in parte resa meno agevole dalla presenza di Villa Lancellotti – o meglio, del casino nobile della villa originaria, che fu oggetto di lottizzazione sul finire degli anni Venti per la realizzazione del quartiere Verbano – e fu probabilmente per questo motivo che si pensò a una modifica che la rendesse più scorrevole, riducendo anche il traffico che passava proprio di fronte all’ingresso di quella che, al tempo, era Villa Savoia.

Nel disegno che segue, potete quindi vedere l’ipotesi progettuale, che ho evidenziato in verde e che prevedeva una separazione dei due sensi di marcia, con quello proveniente dal centro che sarebbe passato dietro a Villa Lancellotti, cosa evidentemente possibile attraverso un accordo con i suoi proprietari o con un esproprio forzoso, visto che come si può vedere, la deviazione avrebbe in parte ridotto la dimensione del giardino della villa.

La zona oggetto del progetto – La variante prevista

Come ho già anticipato, il progetto non vide mai la luce, probabilmente per gli accadimenti già menzionati, per cui la situazione odierna è identica a quella del 1941, con il restringimento ancora presente e che rende poco agevole il passaggio pedonale.

In conclusione, ancora una volta sono uscito dalla villa, ma solo di pochi metri, sperando comunque di condividere qualcosa di interessante, che aggiunge il solito mattoncino alla storia di Villa Ada.

Nessun commento:

Posta un commento

Nel fare i tuoi commenti, ricordati sempre di essere educato e la regola che dice di criticare le idee e non le persone.