Nel mio consueto peregrinare all’Archivio Centrale di Stato – ma anche grazie all’imbeccata di Riccardo, amico della pagina e grande esperto del quartiere – mi sono imbattuto nel Fondo Architetti e, nello specifico, nella raccolta dei lavori di Michele Busiri Vici, famosissimo architetto e urbanista.
Tra questi, ne ho
trovati due, entrambi in qualche modo collegati con Villa Ada e che mi hanno
colpito, anche se – lo anticipo subito – non hanno poi avuto seguito,
probabilmente per gli accadimenti successivi all’Armistizio del
1943 e alla nascita
della Repubblica Italiana il 2 giugno del 1946.
Il primo di questi
progetti era relativo a una modifica della viabilità su Via Salaria, in
corrispondenza del cosiddetto ingresso monumentale, voluto da e Vittorio Emanuele II
che si trova in corrispondenza di Via di Villa Ada, come evidenziato dal
disegno seguente, che ho arricchito da alcune annotazioni e mostra la
situazione prima delle modifiche ipotizzate dal progetto e che, come già detto,
corrisponde alla situazione odierna, visto che il progetto non fu poi portato a
termine.
La zona oggetto del progetto
– Assetto attuale
La viabilità su
Via Salaria, come ben conosciamo anche oggi, era in parte resa meno agevole
dalla presenza di Villa
Lancellotti – o meglio, del casino nobile della villa originaria, che fu
oggetto di lottizzazione sul finire degli anni Venti per la realizzazione del
quartiere Verbano – e fu probabilmente per questo motivo che si pensò a una
modifica che la rendesse più scorrevole, riducendo anche il traffico che
passava proprio di fronte all’ingresso di quella che, al tempo, era Villa
Savoia.
Nel disegno che
segue, potete quindi vedere l’ipotesi progettuale, che ho evidenziato in verde
e che prevedeva una separazione dei due sensi di marcia, con quello proveniente
dal centro che sarebbe passato dietro a Villa
Lancellotti, cosa evidentemente possibile attraverso un accordo con i suoi
proprietari o con un esproprio forzoso, visto che come si può vedere, la
deviazione avrebbe in parte ridotto la dimensione del giardino della villa.
La zona oggetto del progetto
– La variante prevista
Come ho già
anticipato, il progetto non vide mai la luce, probabilmente per gli accadimenti
già menzionati, per cui la situazione odierna è identica a quella del 1941, con
il restringimento ancora presente e che rende poco agevole il passaggio
pedonale.
In conclusione,
ancora una volta sono uscito dalla villa, ma solo di pochi metri, sperando
comunque di condividere qualcosa di interessante, che aggiunge il solito
mattoncino alla storia di Villa Ada.


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