lunedì 16 giugno 2025

Il Casale Tribuna II

Il Casale Tribuna II, prima e dopo il restauro

Come già detto per il Casale Tribuna I, anche questo non è certo uno degli edifici più interessanti di Villa Ada, senza un trascorso particolarmente entusiasmante ed è attualmente sede del servizio giardini, ma credo valga comunque la pena parlarne un po’, se non altro perché, proprio per essere quasi defilato, anche se affaccia anch’esso sulla Via Salaria, molti non lo conoscono o ci fanno poco caso, se non forse per gli imponenti lavori di restauro che si sono da poco conclusi.

Il casale in questione è una delle due “Tribune” e fa appunto coppia, soprattutto dal punto di vista costruttivo, con quello denominato Tribuna I, che si trova più a sud, vicino alla Chiesetta del Divino Amore.  

Il casale risulta già censito nel Catasto Gregoriano del 1816 e curiosamente censito come “Casa con corte al servizio della vigna”, come si può vedere nell’immagine seguente, un estratto della pianta e del brogliardo associato ad essa, cosa che non sorprende, visto che questo era un uso piuttosto tipico al tempo, considerando che la zona, parte del cosiddetto Agro Romano, era ricca di vigneti e terreni agricoli.

 

Catasto Gregoriano – Pianta e brogliardo, con evidenziata la tribuna

La posizione del casale era al di fuori della proprietà di Luigi Pallavicini, al quale si deve il merito di aver dato via a quello che, di fatto, fu l’embrione di Villa Ada, come ho raccontato nel post sulla storia della villa. Nel 1835 la proprietà di Luigi Pallavicini sarà acquistata dai Potenziani, una potente famiglia reatina, tanto che, nella pianta del suburbio romano del 1839, l’area viene già denominata “Villa Potenziani”.

 Pianta del suburbio romano, con evidenziata la tribuna e la proprietà dei Potenziani

Successivamente, con l’acquisto della proprietà da parte di Vittorio Emanuele II avvenuto nel 1872, il casale diventerà parte della villa grazie alle numerose acquisizioni fatte, che arriveranno fino alla tenuta di Monte Antenne, portando l’estensione della villa a quella che conosciamo oggi, al netto di alcune aree che saranno poi cedute al Comune per progetti di edilizia residenziale o che resteranno in mano a soggetti privati a causa delle vicissitudini legate all’eredità del Re e all’entrata in vigore della Costituzione Italiana.

Interessante poi la destinazione che Vittorio Emanuele II scelse per l’edificio, adibendolo a vaccheria, insieme a un altro edificio vicino, oggi privato, e che tale destinazione fu mantenuta anche da Vittorio Emanuele III, quando nel 1904 riacquistò la villa, come si può vedere da un estratto della Pianta della Real Casa, redatta proprio in quell’anno, nella quale ho evidenziato l’edificio in questione.

Pianta della Real Casa

Il Casale Tribuna II è stato da poco restaurato e sembra che dopo i lavori, sarà in parte aperto al pubblico per le visite, come dichiarato dal Sindaco Gualtieri.

Da punto di vista catastale, l’edificio, come risulta dal sito dell’Agenzia delle Entrate, è suddiviso in  otto unità di varia dimensione e, tra l’altro, una di queste è stata per lungo tempo un appartamento privato, occupato per lungo tempo da una persona che non ne aveva titolo e finalmente liberato durante la Giunta Raggi.

 Visura dell’edificio

Infine, giusto per avere un colpo d’occhio più ampio, nell’immagine qui sotto, presa da Google Earth, ho evidenziato il casale in questione in modo che lo si possa meglio collocare rispetto agli altri e più noti edifici.

 Immagine presa da Google Earth, con l’edificio evidenziato

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