venerdì 20 giugno 2025

Lo Chalet Svizzero

 

Lo Chalet Svizzero, oggi parte della proprietà dell’Ambasciata d’Egitto

Intorno al 1874, su incarico di Vittorio Emanuele II, il paesaggista Emilio Richter, già direttore delle ville e parchi reali, avvio una profondata attività di trasformazione della villa, soprattutto nella parte dove è situata la Palazzina Reale, inspirata ai canoni del parco rustico all’inglese, il cui spirito fu quello di sfruttare e valorizzare le caratteristiche paesaggistiche del contesto nel quale la villa si trovava, spirito che successivamente, quando a inizio 900 Vittorio Emanuele III riacquisterà la villa, sarà però in parte disatteso, con la realizzazione del bellissimo giardino sul lato sinistro della Palazzina Reale e che sarà invece ispirato alle linee geometriche dello stile all’italiana.

Rimanendo in quel periodo, tra la riorganizzazione dei giardini e le nuove e varie costruzioni, colpisce lo Chalet Svizzero, che, come il nome suggerisce, fu costruito con l’intento di renderlo simile a uno chalet di montagna, con le mura rivestite in legno e il tetto in ardesia.

Per quanto riguarda l’epoca della sua costruzione, non ho informazioni chiare, dato che i documenti contenuti nel Fondo della Real Casa, custodito presso Archivio Centrale di Stato, non ne fanno menzione, con la sola eccezione di una pianta della villa, risalente ai tempi di Vittorio Emanuele III, nella quale sono evidenziate le casette dei giochi delle figlie del re, una delle quali – quella di Mafalda e Giovanna – appunto  coincidente con lo chalet.

La pianta contenuta nel Fondo della Real Casa, con evidenziato lo chalet

In definitiva, quindi, non so dire se lo chalet fosse già presente quando Vittorio Emanuele III e la sua famiglia si ristabilirono nella villa, e quindi da lui semplicemente riadattato per le due sue figlie, o se – e mi sento di dire che questa sia l’ipotesi più fondata – fu il re a costruirlo proprio per il fine per cui fu poi utilizzato.

La costruzione, che si trova all’interno dei confini della Palazzina Reale, oggi sede dell’ambasciata di Egitto - per le vicissitudini legate all’eredità dei Savoia, potete leggere questo post - è stata per anni lasciata in abbandono, probabilmente perché non era di alcuna utilità per l’ambasciata stessa, anche se, osservandola da un breve sentierino, che parte da quello che raggiunge il Belvedere e si interrompe sulle inferriate della Palazzina Reale, si nota chiaramente che lo chalet sembra in ottimo stato, probabilmente per un’opera di restauro.

Resta però ignoto, almeno a me, il suo uso attuale.

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