giovedì 17 luglio 2025

Il cippo dell’Imperatore Claudio e quello dell’Imperatore Tiberio

Curioso il fatto che Villa Ada, in un certo senso, è cinta dall’abbraccio di due importanti cippi, risalenti ai primi anni del periodo Dopo Cristo ed entrambi legati all’Acquedotto Vergine, che benché siano fuori dai confini della villa, meritano, per la loro importanza, una seppur minima menzione e descrizione.

Il cippo di Claudio, con le sue misure

Il cippo dell’Imperatore Claudio, che vedete nell’immagine qui sopra con le sue misure, fu posto nel 46 d.C. e si trova sul lato esterno del muro che delimita la villa su Via di San Filippo Martire, pochi metri prima della sua confluenza in Via Ettore Petrolini. L’iscrizione, oramai quasi illeggibile, recita “VIRG TI CLAUDIUS DRUISI F. CAESAR AUG GERMANICUS PONTIFEX MAXIMUS TRIBUNIC POTESTAT III COS III IMP VIII P P XLV P CCXL”, iscrizione della quale, nell’immagine seguente, ne ho evidenziato le lettere che ancora si riescono a distinguere.

L’iscrizione sul cippo di Claudio

Il cippo dell’Imperatore Tiberio, posto intorno al 36 d.C., quindi precedente a quello dell’Imperatore Claudio, si trova in una posizione diametralmente opposta a quella del cippo di Claudio e, precisamente, sul lato interno del muro che delimita i confini della Scuola di Perfezionamento per le Forze di Polizia. Il cippo, fortunatamente, è rimasto in loco anche dopo i numerosi interventi di restauro dell’imponente edificio, che prima del 1981, anno della fondazione della scuola, ospitava il Monastero di Nostra Signora del Cenacolo.

Il cippo di Tiberio, con le sue misure

Analogamente a quanto fatto per quello di Claudio, qui sopra vedete il cippo con le sue misure – il lato sinistro è in realtà leggermente coperto da una grondaia moderna, che ho eliminato in post-produzione per evidenziare meglio il cippo – mentre nell’immagine che segue ne ho evidenziato l’iscrizione, che è in condizioni migliori di quella del cippo di Claudio e recita “VIRG TI CAESAR AVG PONTIF MAX TRIB POT XXXIIXX COS V IMP VIII LXII P CCXL”.

L’iscrizione sul cippo di Tiberio

Insomma, saremo anche fuori dalla villa, ma credo sia rilevante la presenza di due manufatti che hanno quasi duemila anni e che sono giunti fino a noi, resistendo a tutti i cambiamenti, evoluzioni ed edificazioni che nel tempo hanno interessato l’area in questione.

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