giovedì 17 luglio 2025

I resti degli edifici sul Colle del Roccolo

Il Colle del Roccolo fu eletta da Vittorio Emanuele II a riserva di caccia, tanto che vi fu realizzata la Torretta del Roccolo, punto di controllo della omonima tecnica venatoria di uccellagione – cattura di uccelli vivi – e che al momento della scrittura del post è in fase di restauro. Proprio questa sua destinazione d’uso ha fatto sì che, nel corso del tempo, il colle abbia mantenuto il suo aspetto selvaggio, da foresta urbana più che da parco pubblico.

L’altro aspetto interessante del colle è che nasconde ancora alcuni resti di edifici, probabilmente settecenteschi, che proprio per la loro collocazione defilata rispetto ad altre aree della villa, non furono oggetto di demolizione, come invece accadde per altri edifici più vicini alla Palazzina Reale e come confermato da alcuni documenti del Fondo della Real Casa custodito presso l’Archivio Centrale di Stato.

Questi edifici erano naturalmente censiti nel Catasto Gregoriano del 1816, periodo precedente a quello in cui la villa sarà appunto abitata da Vittorio Emanuele II, e li vedete nella pianta del catasto che vedete qui sotto, nella quale in giallo sono evidenziati i resti dei quali vi parlavo, in rosso un edificio del tutto sparito – o almeno io non ne ho trovato traccia – e, in verde, due degli edifici più noti, che ho incluso per avere un riferimento posizionale migliore.

Pianta del Catasto Gregoriano, con gli edifici evidenziati

Tutti gli edifici riportati, con l’ovvia eccezione di quello del tutto sparito, sono riportati sulla mia mappa della villa, come potete vedere nel suo estratto qui sotto che, più o meno, inquadra la stessa area della pianta del Catasto Gregoriano.

Mappa della villa, con la posizione degli edifici

Per quanto riguarda l’edificio censito con la particella 40 nel Catasto Gregoriano, ho aggiunto l’etichetta “Tanlongo”, dal nome del suo proprietario – Pietro Tanlongo, figlio del più noto Bernardo, Governatore della Banca Romana, dalla quale Vittorio Emanuele III riacquisterà successivamente la villa – dato che l’area dove era collocato sarà poi ceduta da Vittorio Emanuele III per la realizzazione della zona che oggi è compresa tra Via Ettore Petrolini, Via Giacinta Pezza e Via Anna Magnani.

Ho poi evidenziato anche di quella che probabilmente era una vasca ornamentale, collegata all’edificio 108, che si trova a circa una ventina di metri da essa.

Alcuni di questi edifici compaiono anche sulla Pianta della Real Casa, che Vittorio Emanuele III fece redigere in occasione dell’acquisto della villa dalla Banca Romana e che vedete nell’immagine qui sotto, una pianta decisamente poco precisa dal punto di vista posizionale, ma che probabilmente serviva più che altro come una sorta di censimento degli edifici presenti.

Pianta della Real Casa, con la posizione degli edifici

Come si può vedere, al di là della mancanza dell’edificio 108, la posizione degli altri appare decisamente approssimata rispetto a quanto riportato dal Catasto Gregoriano e dalla reale posizione odierna.

A complicare leggermente la questione degli edifici, c’è una pianta successiva, che vedete qui sotto e databile intorno al 1920 – la datazione è giustificata dalla presenza di tutte le casette dei giochi delle figlie di Vittorio Emanuele III e dal fatto che Maria, la più piccola, nacque nel 1914 – nella quale quello che sembrerebbe, per forma e posizione, l’edificio 108, viene identificato come “Casale Giamaria”, mentre manca del tutto l’edificio 46, cosa che crea quindi una piccola incoerenza con la Pianta della Real Casa mostrata in precedenza, dove l’edificio 46 è presente mentre manca il 108, anche se, come già detto, la precisione di questa pianta è decisamente approssimata, cosa che potrebbe suggerire che l’edificio riportato sia in realtà i 108 e non il 46.

Pianta con le casette dei giochi – 1920 circa

Per quanto riguarda poi i singoli edifici, nei collage che seguono ne vedete, per ciascuno di essi, alcune immagini.

Edificio 40 (Tanlongo)


Edificio 46


Edificio 108


La vasca ornamentale vicina all’edificio 108

Inoltre, per chi volesse farsi una visita virtuale, è disponibile un video per l’edificio 108 e uno per l’edificio 46.

In conclusione, un’area della villa ricca di testimonianze storiche e anche di qualche mistero, senza menzionare i due sistemi caveali che si trovano al di sotto del colle e dei quali ne parlerò in un post successivo.

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