Come ho raccontato sinteticamente nel post sulla storia della villa, Vittorio Emanuele II, dopo aver acquistato quella che al tempo era chiamata Villa Potenziani, si lanciò in una serie considerevole di acquisizioni delle proprietà confinanti, così da portare l’estensione della villa ai circa 160 ettari dei quali oggi noi godiamo.
Con l’intenzione di avere maggiori informazioni, ho speso un po’ di tempo all’Archivio Centrale di Stato, dove è custodito il Fondo della Real Casa, cercando documenti che descrivessero tali acquisti e alla fine e con una certa fatica, sono riuscito a identificare molte di essi, incluse le date e le specifiche particelle catastali oggetto di ogni acquisto, che per fortuna facevano riferimento alla pianta 153 del Catasto Gregoriano, quella che rappresentava l’Agro Romano nella zona nord, dove appunto è localizzata Villa Ada.
Nella pianta che vedete qui sotto, ho evidenziato con colori diversi le proprietà acquisite e, per ciascun di esse, il nome del proprietario precedente.
La pianta del Catasto Gregoriano con evidenziate le proprietà acquistate
Come potete vedere, sono comunque riuscito a coprire la maggior parte della villa, con l’eccezione di alcune zone: (1) il Colle della Finanziera; (2) parte del versante del Colle della Finanziera che scende verso la sughereta; (3) la cosiddetta Area Tanlongo, che però fu molto probabilmente acquisita successivamente da Vittorio Emanuele III, visto che l’area in questione era comunque legata alla Banca Romana – Pietro era il figlio di Bernardo, governatore della banca – dalla quale Vittorio Emanuele III acquisterà la villa nel 1904; (4) la curiosa esclusione della particella catastale 50, che non ho trovata menzionata in nessun documento, cosa che potrebbe però dipendere o da una svista o dal fatto che, al momento dell’acquisto da parte di Vittorio Emanuele II, ci fosse stata una variazione catastale rispetto all’epoca alla quale il Catasto Gregoriano fu redatto.
Altra cosa interessante è l’arco temporale lungo il quale avvennero tutte queste acquisizioni, un arco temporale decisamente ristretto, dal gennaio 1872, con l’acquisto della proprietà dei Potenziani, ad aprile 1873, con quello della proprietà Villeggia.
Aggiungo che, in alcuni dei documenti, non compare espressamente il nome di Vittorio Emanuele II, ma quello delle parti in quella che sembrerebbe una transazione precedente, alla quale poi seguì quella dell’acquisto da parte del re, anche se questa è un’ipotesi dovuta alla mancanza di ulteriore documentazione o al fatto che io non l’abbia trovata, anche se la ricerca che ho fatto dei documenti contenuti nel fondo è stata piuttosto capillare.
Concludo con un collage dei documenti trovati, dei quali qui sotto trovate un collage, nei quali ho evidenziato la parti salienti, come la data, il nome delle parti coinvolte e le particelle catastali oggetto della vendita.
Collage dei documenti delle singole transazioni


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