Esco leggermente dalla villa per una sorta di viaggio nel tempo, reso possibile dall'aver trovato una copia usata in ottime condizioni del sesto volume dell'opera omnia di Giuseppe Tomassetti (1848-1911) sulla campagna romana.
Il volume in questione, che fa riferimento alla Salaria, alla Nomentana e alla Tiburtina, contiene anche
delle bellissime foto, relative al tratto di Via Salaria che costeggia Villa
Ada e che mostrano scenari decisamente diversi da quelli odierni.
A ogni foto storica, che ho integrato con quel minimo di
informazioni che consentissero di evidenziare lo specifico tratto, ho
affiancato quella ricavata da Google
Street View e che inquadra più o meno lo stesso tratto di strada, così da
consentire un confronto tra ieri e oggi.
Venendo alle foto e partendo idealmente dal centro,
quindi provenendo da Viale Liegi, la prima che vedete qui sotto, relativa al
tratto compreso tra le attuali Via di Villa Ada e Via Archiano, mostra sulla
destra il Casale Tribuna I e sulla sinistra un punto di
ingresso, oramai sparito, a una delle tante villa che si trovavano lungo la
via.
Confronto ieri e oggi – Tratto tra Via di Villa Ada e Via Archiano
Spostandosi verso le Catacombe di Priscilla, nel tratto
che parte più o meno dal civico 422, si può notare il muro di cinta dell’allora
Villino di Natale Amici e, in lontananza, l’attuale ingresso alle catacombe,
come mostrato dall’immagine seguente.
Confronto ieri e oggi – Tratto tra il civico 422 e l’attuale ingresso alle catacombe
Proseguendo ancora verso le Catacombe di Priscilla, nel tratto inquadrato da Piazza di Priscilla, si nota chiaramente sul lato sinistro l’attuale ingresso alle catacombe e, sulla destra, il muro di cint
a di Villa
Savoia – al tempo questo era il suo nome – che appare leggermente diverso da
come è oggi, con un rete metallica che estende ulteriormente l’altezza del
muro, rete oggi sparita.
Confronto ieri e oggi – Tratto inquadrato da Piazza di Priscilla
Da notare che nella seconda e terza foto, si rileva una
larghezza della Via Salaria che sembra decisamente minore rispetto a quella
attuale, per cui resta da capire come si sia proceduto all’allargamento, anche
se credo sia ragionevole ipotizzare uno spostamento verso l’interno del muro di
cinta di Villa Ada che, come già detto, al tempo appariva leggermente diverso
rispetto a oggi.



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