Come ho raccontato con maggiori dettagli nel post sulla storia della villa, il principe Luigi Pallavicini, tra il 1785 e il 1789, acquistò tre vigne che si affacciavano sulla Via Salaria – vigna Saliceti, vigna Capocaccia e vigna Calzamiglia – dando vita a quella che poi, col tempo, diventerà Villa Ada.
Tutte queste
vigne, come era uso all’epoca, avevano ciascuna un cosiddetto casino nobile o
casa di delizia – oggi lo chiameremmo casa di villeggiatura – un’abitazione più
o meno elegante che era quella dove i proprietari alloggiavano quando erano in
loco.
Il casino nobile
della vigna di Monsignor Saliceti era quella che oggi conosciamo come Villa
Elena, il bell’edificio che si affaccia su Via Salaria – qui sotto un collage
di alcune foto – e che, dopo le vicissitudini
legate all’eredità di Vittorio Emanuele III, è diventata una proprietà
privata, separata del tutto da Villa Ada.
Collage di foto della villa
Il casino nobile è
ovviamente censito nel Catasto Gregoriano del 1816, come potete vedere dall’immagine
qui sotto, nella quale ho evidenziato i confini della proprietà di Luigi
Pallavicini.
Pianta del Catasto Gregoriano
Essendo la
redazione del Catasto Gregoriano
successiva agli acquisti di Pallavicini, tutti gli edifici interni alla sua
proprietà sono correttamente attribuiti a lui e, nello specifico, il casino
nobile era classificato come “casa di villeggiatura”, come potete vedere dalla
parte evidenziata nell’estratto dal brogliardo del catasto mostrata qui sotto.
Brogliardo del Catasto
Gregoriano
Nel periodo in cui
Villa Ada era di proprietà dei Savoia – due periodi distinti, dal 1872 al 1879
e dal 1903 fino all’acquisizione da parte dello Stato – Villa Elena fu usata
come caserma
dei Regi Carabinieri, ma anche come canile, presumibilmente per i cani a
servizio del corpo di guardia.
Come vi dicevo
all’inizio, Villa Elena è da tempo una proprietà privata, ben separata da Villa
Ada, per cui la si può solo ammirare dall’esterno o, in alternativa, con Google Earth, dal quale ho preso l’immagine
prospettica che vedete qui sotto.
Immagine di Google Earth
La sua
collocazione nell’assetto moderno dell’area la potete invece vedere qui sotto,
dove ho sovrapposto un’immagine di Google Earth a quella
del Catasto Gregoriano già mostrata in precedenza.
Sovrapposizione tra
l’immagine di Google Earth e la pianta del Catasto Gregoriano
La struttura della
villa è decisamente importante, come si può vedere dalla visura
fatta sul sito dell’Agenzia delle Entrate che vedete qui sotto, con 18 vani
e una rendita catastale di poco meno di 11.000 euro.
Visura di Villa Elena
A novembre del
2023 Villa
Elena fu messa in vendita, per la cifra di 6,5 milioni di euro, dai
proprietari del tempo, che l’avevano a loro volta acquistata dai Calvi di
Bergolo, famiglia nell’asse ereditario dei Savoia e, come risulta dalla stessa
visura – per rispetto della privacy non ho incluso questa parte nell’immagine
qui sopra – la vendita si è perfezionata a fine 2024 e il nuovo proprietario è
ora una società con sede legale a Bergamo.






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