venerdì 1 agosto 2025

Il terminale di viale e la Madonna sparita

Sono sempre stato attratto dal cosiddetto terminale di viale che chiude l’ampio viale – scusate il gioco di parole – che costeggia il Tempio di Flora, passa per il Belvedere e poi piega a destra e scende verso la parte bassa della villa, superando l’uscita su via Panama.

In particolare, mi ha sempre incuriosito cosa ci fosse al centro del terminale, visto che oggi sono evidenti i segni di qualcosa che oggi non c’è più e che, da voci raccolte, fosse al tempo un’immagine della Madonna con il Bambinello, che si trovava appunto in quella che era un’edicola religiosa, cosa confermata anche dalla scritta “AVE MARIA” oggi ancora visibile alla base del terminale, come potete vedere dall’immagine qui sotto.

La scritta oggi ancora visibile

Alla fine, cercando in rete e nelle librerie, ho trovato il libro “Villa Savoia” di Uberto Gasche, pubblicato nel 1988 e la cui copertina vedete qui sotto, che è una raccolta di foto scattate all’interno della villa, nella parte che rimase privata fino alla seconda acquisizione da parte del Comune di Roma, che avvenne nel 1996, come ho raccontato con maggiori dettagli nel post sulla storia della villa.

La copertina del libro “Villa Savoia”, di Uberto Gasche

Tra le foto contenute nel libro, ce ne sono due, alle pagine 54 e 55, che danno qualche informazione in più: la prima è in realtà un disegno che ritrae, in lontananza, il terminale, ma che consente di riconoscere la presenza dell’immagine sacra; la seconda è una foto di una giovane Lucrezia Lante della Rovere, che posa proprio davanti al terminale, che già ne appare privo, come si può vedere dall’immagine qui sotto, nella quale ho messo insieme quanto presente nel libro di Gasche e la foto di come oggi si presenta il terminale.

Il collage di immagini del terminale di viale

Considerando che: Lucrezia Lante della Rovere è nata nel 1966, che il libro è del 1988 e che, nella foto, Lucrezia sembra avere tra i diciotto e i vent’anni, si può ipotizzare che la rimozione dell’immagine avvenne all’incirca nella metà degli anni Ottanta, per motivi che, come già detto, non sono riuscito a determinare.

Concludo, ricordandovi che il terminale in questione è indicato sulla mia mappa della villa con l’etichetta “Terminale di viale”.

PS: Uberto Gasche, primogenito di Robert Gasche e Maria Ludovica Calvi di Bergolo, quest’ultima figlia di Jolanda di Savoia e Giorgio Calvi di Bergolo, ha abitato a lungo nella villa – e credo vi abiti ancora, dato che sul citofono del Casini Pallavicini c’è ancora il suo nome – dove per lungo si è dedicato all’allevamento di mastini, come ben raccontato in questo articolo in lingua inglese.

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