Quello che si trova sul versante del Colle delle Cavalle Madri, più o meno a metà del versante che scende verso i laghetti dove sguazzano i cani, è un ipogeo particolare, piuttosto ampio e in passato utilizzato anche come magazzino dai Savoia, dove sembra ci tennero, all’epoca di Vittorio Emanuele III e per un certo tempo, anche la scultura di Nettuno che in origine era posizionata al centro del Lago Ottocentesco voluto da Vittorio Emanuele II e rapidamente prosciugatosi, scultura che fu poi recuperata e sistemata al centro di una delle fontane di Villa Polissena, dove tutt’ora riposa.
Nel collage che segue, ho raccolto alcune foto del suo interno, inclusa una che mostra ciò che resta di quella che era una cassa del famoso “Amaro 18 Isolabella”, che probabilmente sta lì da un bel po’ di tempo.
Collage di foto dell’ipogeo
Curioso il fatto che l’ipogeo compare anche nella pianta del Catasto Gregoriano del 1816, ma con una grafica strana e senza una particella catastale associata, cosa che dovrebbe confermare che, al tempo, quello non era un edificio come tutti gli altri.
La forma grafica usata nella pianta, pianta che vedete qui sotto con alcune evidenziazioni che consentono di collocare l’ipogeo rispetto agli altri edifici, ricalca in un certo senso la struttura dell’ipogeo, che risulta composto da due ambienti distinti e collegati da un passaggio, oggi percorribile con una certa fatica a causa del progressivo interramento, ma che al tempo doveva essere decisamente più ampio.
Pianta del Catasto Gregoriano
L’ipogeo, al tempo del catasto, si trovava collocato all’interno della particella 53, la cui proprietà, come si può vedere qui sotto dall’estratto del brogliardo, era piuttosto articolata, ma riconducibile a Paluzzo Altieri, membro della potente famiglia reatine che possedeva importanti proprietà in quella zona della villa che sarà oggetto di numerose acquisizioni da parte di Vittorio Emanuele II.
Estratto dal brogliardo del Catasto Gregoriano
La forma grafica usata nella pianta del catasto, pertanto, potrebbe far pensare che già al tempo gli ambienti fossero usati come magazzino o punto di stoccaggio delle uve, considerando che tutta la zona era ricca di vigne.
Concludo, ricordandovi che l’ipogeo è riportato sulla mia mappa della villa, alla voce “Ipogeo del Colle delle Cavalle Madri” e, volendo, anche visitabile virtualmente grazie al video che ho girato qualche tempo fa.



Nessun commento:
Posta un commento
Nel fare i tuoi commenti, ricordati sempre di essere educato e la regola che dice di criticare le idee e non le persone.