venerdì 1 agosto 2025

Villa Ada sul finire degli anni 50

Avevo già pubblicato alcuni post dove, utilizzando alcune foto aeree prese dall’Aerofototeca Nazionale e dall’Istituto Geografico Militare, ho raccontato come si presentava la villa negli anni passati, dal 1919 fino al 1994, ma una bella foto prospettica, trovata nelle pregevole pubblicazione “Antemnae” di Lorenzo Quilici e Stefani Quilici Gigli, l’opera più completa sull’antico insediamento sabino di Antemnae che si trovava su quello che oggi è Monte Antenne, mi ha suggerito di riprendere il tema, considerando che l’inquadratura della foto consente di evidenziare in modo differente la villa e il suo intorno.

La datazione della foto non è precisissima, ma sembra ragionevole collocare lo scatto sul finire degli anni 50, considerando che è possibile rilevare i primi campi sportivi del complesso dell’Acqua Acetosa, la cui costruzione prese avvio nel 1954 e il tracciato della Via Olimpica, anch’essa costruita in previsione dei Giochi Olimpici che si svolsero a Roma nel 1960. L’assenza dei campi del Tennis Parioli, che si trasferì dove è oggi nel 1960, conferma ulteriormente la presunta datazione.

La foto prospettica scattata sul finire degli anni 50

La foto, che vedete qui sopra con tutte le mie evidenziazioni, consente un bel colpo d’occhio sulla villa e consente di individuare:

(1) alcuni degli edifici presenti ancora oggi, alcuni noti altri meno, evidenziati in verde, come ad esempio, la Palazzina Reale, il Casale delle Cavalle Madri, il Casino Pallavicini, Forte Antenne, la Torretta del Roccolo, il Casale della Finanziera e Villa Polissena.

(2) i tre colli che caratterizzano la villa più Monte Antenne, evidenziati con il testo su sfondo verde chiaro.

(3) le aree dove, intorno agli anni 70, saranno realizzati, sia il lago grande vicino all’ingresso di Via di Ponte Salario, che i due bacini del lago piccolo, nella parte della villa vicino a Via Salaria.

(4) evidenziate in colori diversi, le principali strade e piazze nell’intorno della villa: (A) quelle già presenti al tempo, come Via Salaria, Via Panama, Via di San Filippo e Via Giacinta Pezzana; (B) quelle in costruzione alla data della foto, come la Via Olimpica, realizzata sul tracciato della mai realizzata ferrovia Nomentana – San Pietro; (C) quelle già presenti, ma che saranno estese in tempi successivi, come Via di Ponte Salario che al tempo terminava sulla sommità di Monte Antenne; (D) quelle che saranno realizzate in seguito, come Via della Moschea e Via Anna Magnani, questa che in realtà coinciderà con un tratto di Via Giacinta Pezzana; (E) Piazza delle Muse.

(5) l’area dove sorgerà il Tennis Parioli, che ingloberà anche gli edifici della Stazione Salaria, parte della già citata ferrovia, edifici che al tempo erano ancora presenti e che ho evidenziato in rosso.

(6) quello che potrebbe essere il Fontanaccio, evidenziato in rosso, oramai sparito e distinguibile con una certa difficoltà a causa della risoluzione della foto, per molto tempo confuso con la casa dei giochi di Maria di Savoia.

Per quanto riguarda la vegetazione, colpisce l’ampia vallata che separa il Colle del Roccolo da quello delle Cavalle Madri, al tempo completamente sgombra, mentre oggi è totalmente ricoperta da cespugli e arbusti, tanto che il canale che la percorre, nella foto perfettamente visibile, è oramai irrintracciabile, con la sola eccezione del breve tratto che attraversa l’ampio viale che, dal lago grande, porta verso la parte alta della villa e che, nella foto, si distingue al margine destro della vallata in questione.

Per consentire un confronto con la situazione odierna, qui sotto vedete un’immagine presa da Google Earth e con la stessa prospettiva, che spero aiuto nel notare le differenze.

 L’immagine presa da Google Earth

In conclusione, una foto che ci dà un’ulteriore possibilità di buttare l’occhio indietro nel tempo e apprezzare le trasformazioni, positive e negative, che hanno caratterizzato la lunga storia di Villa Ada.

Nessun commento:

Posta un commento

Nel fare i tuoi commenti, ricordati sempre di essere educato e la regola che dice di criticare le idee e non le persone.