venerdì 1 agosto 2025

Un delitto vicino a Villa Ada

Che dire, anche a me ogni tanto piace uscire dai confini della villa, soprattutto quando c’è qualcosa che mi colpisce e incuriosisce, cercando comunque di non allontanarmi troppo.

Questa volta mi sono spostato di poco più di 500 metri, in direzione di Aquaniene, in un edificio del Comune, oggi abbandonato, dove nel 2008 ci fu un delitto di un’anziana signora, tragico fatto che colpi la comunità, oltre che per il destino della povera signora, anche per un piccolo tesoro, che si ipotizza fosse l’obiettivo di un furto poi tragicamente conclusosi, ma che fu poi trovato durante le indagini successive, come mostra da un articolo del tempo che vedete qui sotto.

L’articolo del 2008 relativo al delitto

Ovviamente il mio interesse si è diretto sull’edificio in questione e non sul fatto di cronaca, sul quale, come sempre faccio, ho dato fondo a tutta la mia documentazione per cercare di capirne la storia, senza però arrivare a conclusioni certe, cosa purtroppo non infrequente.

L’immagine di Google Earth, con la distanza della casa da Villa Ada

L’edificio in questione, che come già detto e come mostrato nell’immagine qui sopra, presa da Google Earth, si trova a circa 500 metri dal confine di Villa Ada, compare in alcune foto aeree, come quella del 1919, dove l’edificio sembra essere presente, anche se non si distingue molto bene.

Foto aerea del 1919, con l’evidenziazione della casa del delitto

In un’immagine successiva, scattata nel 1943 dalla Royal Air Force (RAF), l’edificio è invece visibile in modo decisamente più chiaro, come mostrato dall’immagine qui sotto. 

Foto aerea del 1943, con l’evidenziazione della casa del delitto 

Arrivando ai giorni nostri, nelle immagini che seguono, prese da Google Earth, si può vedere come l’edificio appare oggi, soprattutto in relazione alla sua collocazione in un’area, che dal tempo delle foto aeree ha subito una significativa opera di urbanizzazione, per cui oggi l’edificio appare come un pezzo di storia in mezzo a elementi moderni.

Le due immagini di Google Earth che mostrano l’edificio nel contesto odierno

Sono poi passato all’analisi della cartografia storica, partendo con la nella pianta del suburbio romano del 1839, che vedete qui sotto e nella quale l’edificio non appare censito.

Pianta del suburbio romano del 1839

L’edificio non appare censito neanche nel Catasto Gregoriano del 1816, come si può vedere dalla pianta catastale qui sotto.

Pianta del Catasto Gregoriano

Sono invece rimasto parzialmente sorpreso dal fatto che l’edificio non compare nemmeno nel Catasto Rustico, nel suo ultimo aggiornamento del 1903, cosa che lascerebbe intendere che l’edificio sia stato costruito tra tale data e il 1919, visto che, come già mostrato, comprare nella foto aerea di quell’anno.

Pianta del Catasto Gregoriano

Devo dire che, in entrambe le piante catastali, la corretta individuazione dell’aerea non è stata facilissima, soprattutto per la mancanza di ulteriori punti di riferimento che facilitassero l’usuale sovrapposizione con le immagini attuali, procedura che uso spessissimo.

Da notare anche che nelle due piante non compare la forma grafica tipica di un edificio, ma solamente un simbolo grafico, senza alcun riferimento particellare e di difficile interpretazione, cosa che farebbe ipotizzare che l’edificio sia stato successivamente costruito al posto di un manufatto di qualche tipo – ma sicuramente non una casa – che nelle piante catastali fu indicato con quel particolare simbolo.

In ogni caso, in entrambe le piante ho riportato uno degli edifici di Villa Ada – il Casale delle Cavalle Madri – al solo scopo di una migliore comprensione dell’area in questione e delle relative distanze.

Per quanto riguarda invece il Catasto Moderno, se è vero che l’edificio è correttamente riportato nella pianta, colpisce il fatto che ad esso non corrisponde una particella catastale, come se l’edificio fosse di fatto ancora abusivo. Come si può infatti vedere dal collage di immagini qui sotto, realizzato prendendo due diverse viste della pianta del Catasto Moderno, la particella relativa all’edificio è graficamente presente, ma senza un numero di riferimento, situazione tipica di edifici conosciuti al catasto, ma per qualche motivo non ancora accatastati.

È invece correttamente censita la piccola particella poco sotto all’edificio – che, forse, potrebbe essere proprio quella rappresentata da quella particolare grafica nelle piante dei due catasti precedenti – la cui visura, sempre parte del collage, ne riporta una dimensione di soli 6 metri quadrati, come se fosse di fatto un piccolo box per le auto.

Collage di immagini relative al Catasto Moderno

Concludo con tre foto che ho scattato in loco, che mostrano come la casa sia oggi del tutto abbandonata e fatiscente, e con la solita mancanza di conclusioni certe circa la sua origine e il ruolo avuto nel corso del tempo.

La casa del delitto, così come appare oggi

2 commenti:

  1. Grazie per questo interessante articolo. Aggiungo un elemento che mi aveva molto incuriosito. Qualche anno fa, successivamente al delitto della signora, l'area intorno alla casa era stata completamente ripulita e trasformata in un grande orto molto ben curato. Mi sono sempre chiesto se fosse opera del famigerato figlio sospettato di aver commesso il crimine o se fosse opera di qualcun'altra. Comunque di qualcuno che aveva accesso alla casa. Dopo qualche anno questo grande orto è stato abbandonato e ora oltre alla casa ormai prossima al crollo definitivo, anche il verde intorno versa in condizioni pessime. Temo che l'intenzione sia di attendere il crollo per poi progettare qualche bell'immobile a scopo speculativo...chissà!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao, gli edifici abbandonati, soprattutto quelli comunali, sono ahimè spesso usati come insediamenti abusivi, per cui è possibile che l'orto che hai visto fosse stato creato da qualcuno che poi ha lasciato l'edificio, volontariamente o in cinseguenza di uno sgombero da parte della Polizia di Roma Capitale.

      Comunque, confermo che è un peccato vedere la casa in totale abbandono...

      Elimina

Nel fare i tuoi commenti, ricordati sempre di essere educato e la regola che dice di criticare le idee e non le persone.